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Diario Germania

Mobilità Papenburg 5 – 12 marzo

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6 marzo 2016: “Family Day”

Valerio: A metà mattinata ci siamo riuniti in cucina a fare colazione, solo dopo ho capito che sarebbe stato anche il pranzo… Subito dopo siamo andati a visitare il cantiere navale da dove, a giorni, la nave da crociera “Ovation of the Seas” partirà per il Mare del Nord. e un’altra prenderà il suo posto nella costruzione. Verso le 13:00 abbiamo visitato il centro di Papenburg che è molto caratteristico. Alla sera, verso le 19.00, siamo andati a mangiare in un ristorante tipico tedesco e abbiamo, ovviamente, ordinato le “schnitzel”, cotolette, per cui la Germania è tanto famosa.

Sara: Dopo un meritato riposo io e la mia partner,Ina, ci siamo svegliate e, assieme ai suoi genitori e al fratello Jannes, abbiamo fatto una passeggiata lungo la Dollart, una baia sul mare di Wadden che si trova al confine tra Olanda e Germania. Ritornando verso casa ci siamo fermati in una gelateria gestita da due simpatici ragazzi italiani e, una volta arrivati a casa, a Weener, un piccolo paese distante quindici minuti da Papenburg, abbiamo giocato in famiglia. Verso le sei del pomeriggio abbiamo cenato, poi partita ad Uno e giochi di magia; alle dieci eravamo già tutti a letto!

Denian: Il primo giorno è iniziato con la colazione e la presentazione dei membri della famiglia: Jarrek (il ragazzo che mi ospita), 14 anni; il fratello Melvin, 16 anni; il padre Frenk e la madre Claudia. Alla fine ho optato per il ristorante tedesco e andare al bowling il pomeriggio. Tra un hamburger e una porzione di patatine abbiamo parlato del trasporto a scuola (in bicicletta), della fabbrica della Ferrari e della Maserati, di cosa voglio fare da grande e molte altre cose. Dopo il pranzo siamo tornati a casa a riposarci e verso le quattro del pomeriggio Frenk ha accompagnato me e Jarrek al bowling. Prima che arrivassero altri studenti tedeschi del progetto Erasmus con i ragazzi italiani (Valerio e Matilde) e gli studenti portoghesi. Frenk e Jarrek mi hanno insegnato a giocare a biliardo, definito da loro come un gioco in cui si vince conoscendo le leggi della fisica. Alle 5 del pomeriggio sono arrivati gli studenti portoghesi, con i ragazzi tedeschi che li ospitano, Valerio e Matilde. Tra una bibita e uno strike, abbiamo passato un pomeriggio divertente.

Matilde: Durante la mattinata abbiamo dormito perché la notte precedente io e Maike siamo rimaste a parlare fino alle 3.30. Quando ci siamo svegliate, verso le 11.00, la sua famiglia ha preparato una colazione-pranzo: sul tavolo c’era di tutto e non sapevo di quale pasto si trattasse, poi ho capito che i due pasti si stavano svolgendo contemporaneamente. Nel pomeriggio la famiglia mi ha portato a vedere il cantiere navale, una chiesa e poi siamo andati in un bar pieno di “exchange students”, ma nessuno era italiano, fortunatamente ho conosciuto molti portoghesi che sono simpatici e amichevoli. Siamo andate al bowling con tutti loro, dove ho incontrato altri italiani e mi sono sentita meglio.

Davide: Oggi è stata un’esperienza particolare: mi sono svegliato verso le 9.30, ho fatto una colazione a base di panini al prosciutto e tè e ho conosciuto meglio lo studente che mi ospita, Tom, e la sua famiglia. Dopo aver parlato a lungo, fatto un giro nel parco vicino a casa e pranzato, al pomeriggio siamo andati con altri studenti a giocare a calcetto in un impianto fuori città. Dopo essere tornato a casa, mi sono preparato per uscire la sera e siamo andati a mangiare, con le stesse persone con cui abbiamo giocato a calcio, in un ristorante in centro. Dopodiché abbiamo fatto un piccolo giro in zona per poi andare a letto.

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                          Mulino di Meyer                                                              Rathaus

Francesco: Siamo ufficialmente entrati a far parte della famiglia: ieri sera siamo tornati tardi e oggi ci siamo dovuti alzare presto per fare colazione. Dopo di ciò ho accompagnato Jann che mi ha fatto conoscere sua nonna (huma in tedesco) Anne-Marie. Nel pomeriggio siamo andati a giocare a calcio con anche i ragazzi degli altri paesi: irlandesi e portoghesi. Alla sera abbiamo cenato al ristorante “Von Hese”. E’ stata una bella giornata perchè ho conosciuto meglio la famiglia e abbiamo unito i paesi partecipanti al progetto in un’unica attività.

Francesca: Oggi è stata una giornata molto tranquilla: il “Family Day”. Siamo stati tutto il giorno con le nostre famiglie e questo ci ha aiutati a conoscerle. E’ stato piuttosto imbarazzante, dal mio punto di vista, perché noi, comunque, non sapevamo nulla di loro. La mia famiglia mi ha portato a visitare la città e il cantiere navale. E’ stato molto interessante e il padre mi ha spiegato tutto. Ci siamo poi gustati un gelato in una “Gelateria” e mi sono accorta di quanto il gelato all’estero sia cattivo rispetto al nostro. Mi hanno portato a cena alle 18.00 (quindi presto!!!) a mangiare italiano e sono stata delusa anche da quello perché persino il menù era scritto male. Ad ogni modo è stata una bella giornata e sono andata a letto stanca e felice :)

Noah: Nella giornata di domenica; dopo una buona sveglia ed un abbondante colazione a base di uova la mia famiglia ospitante mi ha portato a visitare dall’esterno il gigantesco cantiere navale di Papenburg ed il centro della stessa cittadina. All’ora di pranzo siamo andati in un Kebab (del fratello del padre) ed ho mangiato un ottimo kebab. Dopo con Ali e suo zio siamo andati in piscina. La giornata è terminata con una cena sempre a base di uova.

Elisa: Oggi sono andata a visitare la “Climate House” nella città di Bremen con la famiglia che mi ospita. Si tratta di un edificio all’interno del quale si può intraprendere un viaggio in diverse parti del mondo come l’Alaska, la Svizzera o il deserto del Sahara. E’ stato molto interessante e nelle diverse sale, rappresentanti i vari climi, si potevano leggere o ascoltare i racconti di alcune persone che vivono in quelle regioni o guardare video relativi ai vari luoghi. Le stanze sono climatizzate per dare l’effetto di un cambiamento di temperatura, diversa da zona a zona.

Filippo: Dopo un’ abbondante colazione in famiglia, ho partecipato con la famiglia ad un gioco tradizionale a cui generalmente prendono parte di domenica. Si tratta del “bosseln” che consiste nel tirare una palla lungo una strada e seguirla, ad ogni buon tiro si mangia e si beve. In seguito siamo andati al ristorante in cui abbiamo mangiato tanta carne e “kartoffeln” ed ho conosciuto tanti ragazzi in Erasmus dall’Australia e Costa Rica.

7 marzo 2016: “Primo giorno al Papenburg Gymnasium”

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Denian: La giornata è iniziata con la presentazione del programma settimanale e il discorso del preside. Al termine del discorso ci hanno suddiviso in sei gruppi. Ogni persona aveva una spilla (con il proprio nome, il numero del gruppo (da 1 a 6) e una stella colorata) e abbiamo visitato la scuola guidati da alcuni studenti tedeschi del progetto Erasmus. Dopo la visita abbiamo fatto merenda con frutta e brioches nella mensa scolastica. Al termine della ricreazione siamo andati nella “konferenzraum”, dove siamo stati suddivisi in 10 gruppi (in base al colore della stella) composti da 3 tedeschi, 1 irlandese, 1 portoghese e 1 italiano. Come prima attività dovevamo intervistare il nostro vicino di banco e scrivere le informazioni su un foglio in cui avremmo successivamente attaccato la foto del ragazzo/a intervistato/a per poi appenderlo nell’Erasmus corner della scuola. In seguito abbiamo fatto una gara in cui ogni gruppo doveva costruire una barca con tre fogli di carta, colla e nastro adesivo; dopo averla costruita, doveva essere messa in una vasca d’acqua e riempita con delle biglie fino a quando non affondava (vinceva la gara chi aveva realizzato la barca più resistente). Dopo il pranzo abbiamo preso un autobus e siamo andati a visitare il cantiere navale di Papenburg, dove abbiamo visto la storia della nascita del cantiere e come vengono costruite, in particolare, le navi da crociera. Infine siamo tornati a scuola dove venute a prenderci le famiglie.

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Sara: Alle 8:10 stamattina è suonata la campanella e ci siamo recati nell’auditorium della scuola dove siamo stati accolti dal preside del Gymnasium di Papenburg. Abbiamo poi visitato le diverse aule della scuola (dai super attrezzati laboratori di fisica e chimica, all’aula di arte e la sala conferenze, …). Alle 10:15 abbiamo fatto merenda nella mensa della scuola con saccottino al cioccolato e l’immancabile succo alla mela (ovviamente frizzante!!), per poi lanciarci nella costruzione di una barca di carta per rompere il ghiaccio con gli altri ragazzi… Alle 12:15 abbiamo pranzato, per poi andare a visitare il cantiere navale Meyer; siamo poi tornati a scuola e siamo usciti con gli altri ragazzi a Papenburg città.

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8 marzo 2016: “Nel cuore del progetto”

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Matilde:  Mi sto ambientando e ora credo che i tedeschi non siano male! Stamattina, dopo una veloce colazione, siamo arrivate a scuola accompagnate dalla madre di Maike. Subito dopo, nell’enorme auditorium, ogni nazione ha svolto una presentazione del proprio progetto. Dopo ciò, siamo stati divisi in gruppi, formati da persone provenienti da stati differenti, per fare esperimenti con nuovi materiali. È’ stato divertente; è facile fare amicizia qui e parlare inglese mi sta aiutando molto per migliorarlo.

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(link presentazione video: solar lamp, robotlamp, heartbeatlamp, photoluminescent lamp, dichroiclamps, Eirelamp).

Dopo la scuola, quasi tutti i partecipanti del progetto si sono recati al bowling, Lì non esisteva più il team italiano o quello tedesco, quello irlandese o quello portoghese, perché quasi tutti cercavano di conoscere gli altri. È’ soltanto il terzo giorno e io penso già che questa sia una fantastica esperienza! Per cena: cibo cinese, non era male, il problema qui è che si cena alle 18.30 e quindi dopo mi torna sempre fame, ma i tedeschi mangiano schifezze continuamente, ho capito che se voglio qualcosa, basta chieder

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Davide: Oggi mi sono alzato alle 6.45, m sono preparato e ho fatto colazione con Tom. Verso le 7.45 siamo usciti di casa, abbiamo preso la bici e siamo andati a scuola. Successivamente sono stati riprodotti i video che rappresentavano il lavoro fatto dalle varie nazioni aderenti al progetto. Poi ci siamo divisi in gruppi dove abbiamo iniziato a pensare a un esperimento con i vari materiali da presentare venerdì.

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Al pomeriggio sono andato con Tom e la maggior parte degli studenti dell’Erasmus a giocare a bowling. Alla sera abbiamo mangiato al McDonald e siamo andati a casa in bici.

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9 marzo 2016: “All’universtà di Brema”

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Elisa: Oggi è stata una giornata molto importante perché siamo andati a visitare l’Università di Brema. Alla mattina siamo partiti da scuola e abbiamo fatto un sacco di strada in autobus. Il viaggio di andata è parso come infinito, ma è stato divertente, anche grazie alla radio tedesca che trasmetteva bellissimi pezzi. Arrivati all’università, dopo una brevissima presentazione generale, ci siamo divisi in gruppi, in base ai numeri sulle nostre spille.

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Ogni gruppo trattava un argomento studiato dai ricercatori e, alla fine di tutto, condivideva ciò che aveva imparato con gli altri gruppi (il mio, ad esempio, si occupava delle macchine ottiche).

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Dopo il pranzo in mensa e la condivisione delle attività, ci hanno portato a visitare la bellissima città di Brema. Dovevamo dividerci in gruppi di almeno quattro persone (ovviamente almeno uno per gruppo doveva essere tedesco), così, io e la mia amica Francesca abbiamo deciso di staccarci dagli italiani per unirci ad alcuni irlandesi.

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Abbiamo fatto shopping tutti insieme e abbiamo scherzato molto, tanto che nel viaggio di ritorno ci siamo sedute vicino a loro. Ho scoperto che sono persone molto gentili e simpatiche, ma purtroppo anche molto timide. Nel complesso sono stata davvero contenta di come si è svolta la giornata.

Noah: La giornata è iniziata con 2 ore di pullman che ci hanno portato all’Università di Brema. Dopo essere  entrati, ci hanno suddivisi in vari gruppi e ognuno ha iniziato la propria attività. Nel mio gruppo ci hanno illustrato come si costruisce una “Race Car” (auto da corsa). Questa “race car”, costruita con materiali innovativi come carbonio e titanio, ha la caratteristica di essere leggerissima (250KG). L’auto è alimentata da due motori elettrici che hanno la potenza di 65KW.

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Questa auto viene usata in particolari circuiti per fare gare tra università di tutta Europa.

Dopo queste attività siamo andati a visitare la città. Poi, ripreso il pullman, siamo tornati a Papenburg e abbiamo incontrato nuovamente le nostre famiglie.

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10 marzo 2016: “Proseguendo gli esperimenti per il Science Show”

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Francesca: Dopo un’abbondante colazione in famiglia e una lunga camminata verso la fermata del bus, io e la mia partner siamo andate a scuola. La nostra mattinata è volata facendo le prove dello “Science Show” che si terrà venerdì. Ogni gruppo aveva accesso all’auditorium, ad un certo intervallo di tempo, per provare. Il mio gruppo però non aveva nessun esperimento da testare, perché siamo i presentatori, quindi siamo stati tutta la mattinata in auditorium a guardare le prove e a scegliere la musica adatta ad ogni gruppo.

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Abbiamo pranzato nella mensa della scuola e, senza perdere tempo, ci siamo diretti al “Von–Velen Anlage”, una sorta di museo all’aperto con diverse ricostruzioni dell’ambiente in cui viveva la gente del luogo.

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Dopo questa visita in cui ci eravamo divisi in diversi gruppi, ci hanno riuniti per la merenda, gentilmente offerta dal ristorante del posto. Da lì siamo ritornati a casa, ma ci siamo rivisti tutti alle 19.00 per la cena finale. Finalmente i tavoli non erano divisi per nazioni ed è stata una bella serata. C’era un sacco di cibo ed era anche molto buono!

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Dopo mangiato siamo rimasti tutti insieme fino alle 10.00. Siamo andate a letto più tardi del solito perché gli orari qua sono molto diversi.

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 Francesco: E’ un altro giorno a Papenburg ed è più freddo. Oggi è stata una giornata impegnativa: per prima cosa ci siamo alzati ed abbiamo fatto una buona colazione, poi siamo andati a scuola dove abbiamo preparato la presentazione dell’esperimento a noi assegnato il giorno precedente (10 esperimenti=10 gruppi). Dopo pranzo siamo partiti con l’autobus e ci siamo recati in una zona dove, grazie a degli scavi, sono state riportate alla luce tracce dell’uomo primitivo.

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Dopo la visita guidata ci hanno servito una merenda a basa di crepés con marmellata e tè, dopodiché siamo tornati a casa. La sera abbiamo cenato nella mensa della scuola, dove essendoci tutti i partecipanti del progetto, abbiamo ricapitolato la settimana passata guardando foto e video registrati durante il corso della settimana.

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11 marzo 2016: “Science Show day”

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Valerio: Come ogni giorno ci siamo ritrovati nell’auditorium intorno alle 8; ma oggi noi non saremmo andati nei laboratori perché avremmo dovuto esporre in nostri esperimenti, ai quali avevamo lavorato tutta la settimana, per mettere in scena uno show di scienze. Gli esperimenti erano molto vari; alcuni esempi sono: ferro fluido, fluorescenza, fluidi non newtoniani e molti altri. Alla fine dello show, come ogni giorno, siamo andati nella mensa della scuola dove abbiamo mangiato “spaghetti alla bolognese”.

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Filippo: Una volta finito il “Science Show” organizzato la mattina, dopo mezz’ora di pausa, alle 13.50, ci siamo diretti verso l’edificio della palestra in cui avremmo giocato 7 differenti sport tradizionali. Dopo esserci cambiati i due professori di ginnastica ci hanno diviso in 6 gruppi in modo casuale e ci ha spiegato che per ogni gioco vinto le squadre avrebbero guadagnato punti. Il primo gioco consisteva nel correre lungo la grande palestra della scuola e fermarsi solo quando si credeva di aver corso per 5 minuti, chi ci andava più vicino vinceva. Il secondo gioco consisteva in un percorso a ostacoli che doveva essere ripetuto 2 volte, in mano si teneva un birillo che doveva essere passato al compagno successivo come una sorta di staffetta : vinceva chi finiva prima. Il terzo richiedeva di sedersi su un’ ostacolo e di mettersi di schiena rispetto a un’altra persona, fatto ciò bisogna spingersi con la schiena e chi rimaneva sull’ostacolo vinceva. Il quarto era molto divertente perché bisognava stare in equilibrio su un asta con un palla medica da 2-3 kg in mano, poi saliva il tuo avversario e la battaglia aveva inizio, chi buttava giù l’altro e camminava fino alla fine dell’asta vinceva. Il quinto gioco richiedeva molta forza e gioco di squadra infatti consisteva nello spingere una panca nella direzione opposta alla spinta dell’altra squadra: chi spingeva più forte vinceva. Il sesto e ultimo gioco consisteva nel lanciarsi su di un materasso e spostarlo il più lontano possibile, vinceva chi raggiungeva prima la fine della palestra. 

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Dopo esserci cambiati negli spogliatoi siamo tornati a casa dalle rispettive famiglie.

12 marzo 2016: “Rientro in Italia”

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Ciò che rimane……………..

Sara: Beh, esperienza stupenda, indimenticabile, meravigliosa veramente…… Posti belli, persone sorprendentemente aperte, socievoli, disponibili.

Denian: E’ stata una fantastica esperienza, in cui ho rivisto vecchi amici e fatto nuove conoscenze.

Davide: E’ stata un’esperienza molto bella che consiglierei a chiunque; mi sono fatto nuovi amici e ho imparato nuove cose.

Elisa: Bellissima esperienza. La mia famiglia è stata molto disponibile e gentile; ho conosciuto tante persone e ho imparato ad apprezzarle sebbene provenissero da altri paesi. Sono molto contenta.

Matilde: E’ stata un’ottima esperienza di crescita personale, adattamento e conoscenza di nuove realtà. Non vorrei che fosse finita perché la settimana è volata, ma ho scoperto che in così pochi giorni è possibile costruire ottimi rapporti senza nessun ostacolo linguistico. Ritorno, comunque, felicemente in Italia con la speranza di non aver detto un “addio”, ma un semplice “ciao”.

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Francesca: E’ stata una settimana indimenticabile! I giorni sono volati e hanno lasciato un segno nella mia vita. Dire addio a questo posto bellissimo e a queste persone fantastiche è stato davvero difficile! Ogni momento rimarrà per sempre impresso in me. Grazie di tutto TschuB!

Filippo: Finisce la mia prima settimana di Erasmus, sicuramente indimenticabile sia per le cose positive, sia perle difficoltà che penso tutti abbiano riscontrato. Tralasciando lo scambio di famiglia che è stato molto positivo, credo sia stata un’esperienza decisiva che ha totalmete il mio modo di parlare e capire l’inglese.

Valerio: E’ stata un’esperienza che non dimenticherò mai e che consiglio a tutti, perché aiuta molto con l’inglese e poi è molto bello conoscere una nuova cultura.

Noah: E’ Stata una settimana indimenticabile, sia per gli aspetti positivi, sia per le difficoltà dovute alla lingua e alla diversa cultura della famiglia che mi ospitava. In fin dei conti questa settimana non è bastata. Per poter apprezzare ancora meglio, ci sarebbe voluto più tempo, anche se è stato bellissimo e lo consiglierei a tutti.

Francesco: E’ ufficialmente terminata la settimana di Erasmus in Germania. E’stata una bellissima esperienza che sicuramente porterò nel cuore in futuro. La famiglia del mio partner è stata molto gentile e simpatica perché mi ha fattto sentire come a casa mia. Ho conosciuto molte nuove persone e visitato una piccola parte della Germania. Penso che un giorno ci tornerò.

Danke Deutschland

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